In questo particolare momento economico essere competitivi significa vedere sopravvivere la propria azienda o la propria attività. Essere competitivi significa essere migliori degli altri, migliori in tutto, ma specialmente nel crearsi continuamente nuovi clienti. Perché è questo che conta davvero, avere clienti, diversamente è inutile avere un’attività o un’azienda. Certo, non si tratta di una cosa semplicissima, i clienti non si trovano sotto l’albero di Natale né ordinandoli online, ma ci siamo vicini, perché proprio online ci sono tutte le possibilità aperte, che aspettano solo di essere sfruttate.
Come avere nuovi clienti nel 2016
Negli anni addietro, e non troppo lontano nel tempo, la pubblicità era considerata l’anima del commercio. In realtà lo è anche oggi, ma è cambiato il modo di farla. Infatti, se fino a qualche tempo fa era consuetudine sponsorizzare la propria azienda o la propria attività mediante cartellonistica o comunque supporti cartacei, o anche TV e radio, oggi il movimento più cospicuo avviene sul web. Qui si gioca la partita decisiva per spuntarla sui propri competitor e l’arma vincente è la lead generation. Trovare le strategie più efficaci significa centrare l’obiettivo, vediamo quali sono attualmente le migliori:
1. Il potere dei social
Il potere dei social è immenso, o quasi. Un contenuto ben organizzato postato al posto giusto e nel momento giusto è un contenuto che diventa virale, e da li in poi tutto è in discesa. E allora utilizziamo questi social non solo per fare branding, ma anche per fare lead generation. In questo caso si può investire un budget contenuto per targetizzare al massimo gli utenti, anche sotto l’aspetto della geolocalizzazione, per cui se abbiamo un’azienda a Padova cerchiamo, innanzi tutto, i clienti a Padova per diversificarci dai competitor. Si usano dunque gli annunci a pagamento, i pay per click, che su Facebook, per esempio, sono meglio geolocalizzanti rispetto a Google e decisamente meno cari.
2. Contenuti premium
Fare un piccolo omaggio ai propri utenti è sempre una mossa indovinata, ma sempre chiedendo qualcosa in cambio. Un esempio pratico è un blog a carattere informativo, facciamo per ipotesi che sia un blog di viaggi. Gli utenti lo leggono perché ci sono contenuti validi, belle foto, informazioni utili su diverse località. Aggiungiamo anche la possibilità di scaricare una mini guida di una determinata città, o località, in cambio del contatto dell’utente: ecco, abbiamo fatto lead, e un lead assolutamente targetizzato.
3. Referral marketing, passaparola
Questa è la versione online del vecchio passaparola. In pratica il contatto si ottiene chiedendo al un contatto già acquisito di presentare l’azienda a un suo amico, di fare quindi una nostra referenza. Va da sé che bisogna premiare gli utenti che ci portano nuovi contatti, così come bisogna dare anche un piccolo premio di benvenuto al nuovo arrivato. Questa, se ben gestita, è una catena che consente di ottenere tantissimi nuovi contatti in tempi brevi e, cosa principale, a costi molto contenuti.
4. Blogging
Sul web si trovano tanti contenuti di qualità. Moltissimi utenti cercano proprio sul web la soluzione ai loro problemi. Basta quindi offrire la soluzione di questi ai propri potenziali clienti per farli convertire e diventare tali. I testi devono essere di piacevole lettura, corredati di foto e aggiornati costantemente. Per fare lead, in questo caso, si richiede la compilazione di un form con i propri dati per essere sempre aggiornati sulle nuove uscite.
5. Infografica
Funziona come il blogging, solo che si basa principalmente su immagini esplicative e funzionali, ma il procedimento è il medesimo. I risultati sono molto buoni perché la gente ha sempre più fretta e meno tempo per fermasi a leggere.