compro oro usato

L’oro è un bene che ha, ed ha avuto fin dalla sua scoperta, un grande valore per l’umanità, grazie alla sua lucentezza e alla sua rarità. Questo metallo prezioso viene acquistato negli ultimi anni dai compro oro usato perché è considerato un bene prezioso e che può essere scambiato facilmente in molte parti del mondo.

L’oro è una valuta stabile, che può essere convertita in qualsiasi altra valuta. Questa caratteristica rende l’oro un bene di investimento sicuro e redditizio e il bene rifugio per eccellenza nei momenti di crisi.

Rivolgersi ad un compro oro usato è un ottimo modo per ottenere liquidità extra in modo molto semplice, soprattutto se ci si affida ad un compro oro con un’ottima reputazione come il banco metalli OroElite.

I primi utilizzi dell’oro sono di natura ornamentale, successivamente verrà utilizzato anche come moneta e mezzo di scambio commerciale. Con il passare del tempo, l’oro è diventato sempre più importante come riserva di valore e come bene di investimento. La disponibilità delle miniere d’oro è limitata e la sua estrazione e lavorazione è un processo lungo e laborioso.

L’estrazione dell’oro dalla natura

L’oro si trova in  natura sotto forma di pepite oppure in alcuni tipi di rocce e minerali. L’oro non si trova mai puro e occorre lavorarlo per estrarlo.

Il metallo prezioso si trova nei cosiddetti giacimenti auriferi, che si dividono in primari e secondari. I giacimenti auriferi primari sono quelli in cui l’oro si trova nella sua ubicazione originaria, nelle montagne e sotto forma di filoni quarzosi. Questi giacimenti possono contenere solfuri auriferi oppure oro nativo, visibile ad occhio nudo. L’oro nativo si trova in natura allo stato grezzo, non legato ad altri minerali o rocce. Può essere trovato in superficie o vicino alla superficie del terreno. Per questo motivo, è anche chiamato “oro amatoriale”, in quanto può essere facilmente trovato da chiunque, anche dai cercatori d’oro non professionisti.

L’oro nativo costituisce solo una piccola percentuale di tutto l’oro presente nella crosta terrestre. La maggior parte dell’oro viene estratto dai giacimenti auriferi.

Giacimenti auriferi primari e secondari

I giacimenti auriferi primari si trovano nella roccia madre, ovvero nelle formazioni rocciose originali. Questi giacimenti sono spesso associati a rocce intrusive, come il granito, ed a rocce metamorfiche, come la pietra verde.

I giacimenti auriferi secondari, invece, si formano attraverso processi di erosione e sedimentazione che portano all’accumulo di particelle di oro trasportate dall’erosione delle rocce madri. L’oro alluvionale è un esempio di giacimenti auriferi secondari. Le particelle di oro sono presenti in sedimenti di fiumi e torrenti. L’oro alluvionale è stato la fonte primaria di approvvigionamento di oro in molte parti del mondo, ed è ancora estratto in modo tradizionale in alcune regioni.

L’estrazione dell’oro dipende dal tipo di giacimento in cui si trova. Per estrarre l’oro primario occorre rimuovere la roccia sovrastante tramite la tecnica delle miniere a cielo aperto o sotterranee. Una volta estratta la roccia contenente l’oro, questa viene frantumata e macinata per poi essere trattata con sostanze chimiche come il cianuro per separare l’oro dalle altre sostanze.

La tecnica di estrazione dell’oro più comune per i giacimenti secondari è la cosiddetta “panatura”, che prevede l’immersione di un recipiente (generalmente una padella) contenente acqua e sabbia proveniente dal letto del fiume, in modo tale che l’acqua trascini via i sedimenti più leggeri lasciando sul fondo i metalli pesanti, tra cui l’oro. 

Fusione dell’oro e “metodo della tocca”

Una volta che l’oro è stato separato dalle altre sostanze, viene raffinato per ottenere il metallo puro, generalmente utilizzando il processo del mercurio, della cianurazione o l’elettrolisi. Dopo che l’oro è stato raffinato per ottenere il metallo puro, viene generalmente fuso. Una grande quantità di oro fuso viene utilizzata nell’industria della gioielleria per produrre gli oggetti preziosi che conserviamo nello scrigno di famiglia. Il “metodo della tocca” è una tecnica utilizzata per verificare l’autenticità del metallo prezioso.

Consiste nel toccare un oggetto d’oro con una pietra di touchstone (pietra di prova) per osservare il colore del tratto lasciato dalla pietra sulla superficie dell’oro. In base alla tonalità del tratto, è possibile determinare la percentuale di oro presente nell’oggetto e valutarne l’autenticità. Questo metodo è stato utilizzato per secoli ed è ancora utilizzato oggi dagli esperti di gioielleria e numismatica.

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Di Elisa

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